Description
In questo libro illustriamo i punti nodali del contributo della seconda generazione della psicopatologia fenomenologica italiana, che sono:
Su un piano “alto”, l’elaborazione di un modello trascendentale di comprensione dei fenomeni clinici (cosiddetta fenomenologia “oggettiva” o eidetica o di essenza), rispetto alla fenomenologia soggettivo-descrittiva jaspersiana;
Su un piano “intermedio”: la difesa a oltranza della libertà e dell’autonomia della psicopatologia fenomenologica da griglie di contenimento nosografico come anche da posizioni fortemente connotate in senso cognitivista o psicodinamico;
Su un piano “basso”, la difesa della clinica tout court e dell’importanza dell’incontro vivo con il paziente in quanto soggetto di esperienze e non latore di segni e sintomi;
Su un piano evolutivo, la ricerca e la formalizzazione di un atteggiamento psicoterapeutico insito (quindi da esplicitare poiché implicito) nella compagine dell’atteggiamento dello psicopatologo fenomenologicamente impostato;
Su un piano epistemologico, il mantenimento di una vigilanza elevata e caratterizzata dal pensiero critico, ovvero da una sorta di pensiero della resistenza;
Su un piano storico, si può parlare di un’originalità della psichiatria/psicopatologia fenomenologica italiana? E se sì, quale?
Dall’introduzione dei curatori
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