Descrizione
Un libro per apprendere la scienza della sicurezza e della connessione e come applicarla nella propria vita quotidiana grazie all’utilizzo di esercizi, immaginazione guidata, meditazione e molto altro.
In questo libro, la teoria polivagale viene descritta con un linguaggio il più possibile accessibile, in modo che chiunque possa avere accesso ai suoi concetti chiave e sperimentare i suoi innumerevoli benefici nella nostra quotidianità, offrendo la possibilità di attraversare le esperienze della propria vita con maggiore agio.
Indice
Prefazione dell’edizione italiana
Giulia Lanza di Scalea
Prefazione
Stephen W. Porges
Introduzione
Un rapido sguardo ai principi e agli elementidella teoria polivagale
Viaggiare lungo i percorsi autonomici
Imparare ad ascoltare
Brama di connessione
Neurocezione: l’intuito del vostro sistema nervoso
Pattern di connessione e protezione
Ancorarsi alla sicurezza
Plasmare dolcemente
Riscrivere la storia
Esperienze che trascendono il sé
Prendersi cura del sistema nervoso
Creare comunità
Conclusione
Ringraziamenti
Prefazione dell’edizione italiana
La straordinaria rivoluzione messa in atto dalla teoria polivagale nasce dagli studi di Stephen Porges sul sistema nervoso autonomo. Ha origine, quindi, nel regno della neurofisiologia e della neurobiologia. E tuttavia, il suo impatto ha ben presto valicato i confini dei laboratori e degli istituti di ricerca, affermandosi con sorprendente rapidità negli studi di psicoterapia, negli ospedali, nelle comunità terapeutiche, nelle strutture residenziali e nelle organizzazioni lavorative.
Attraverso i suoi precetti, La teoria ha fornito a uno spettro progressivamente sempre più ampio di professionisti un paradigma di osservazione e intervento sulle conseguenze neurofisiologiche dell’interruzione cronica della connessione che si verifica a seguito di esperienze traumatiche, vissute soggettivamente come pericolose o minacciose per la propria sopravvivenza. Il trauma relazionale, in particolar modo quando interviene in età evolutiva, rende “pericolosa” la vicinanza e la relazione con gli altri, imprigionandoci in uno stato di solitudine cronica, con conseguenze significative sul nostro benessere fisico e psicologico.
Su queste fondamenta, Deb Dana ha dato vita alla brillante e ormai ben nota applicazione clinica della teoria polivagale, con l’obiettivo di permettere ai pazienti traumatizzati di comprendere il funzionamento del proprio sistema nervoso autonomo, reso rigido e inflessibile dal trauma, di familiarizzare con esso, rendendolo proprio alleato, e di rimodellarlo al servizio di una maggiore resilienza e flessibilità. Così, la teoria polivagale diventa uno strumento fondamentale per il trattamento e la cura di pazienti traumatizzati, comunemente vittime di reazioni fisiologiche apparentemente incomprensibili e indesiderate, croniche e persistenti.
E tuttavia, ciascun essere umano, indipendentemente dalla propria storia, è “nato per entrare in connessione”. È questo il presupposto sul quale si basa la progressiva diffusione della teoria polivagale. Tutti gli esseri umani hanno un bisogno biologico e innato di co-regolarsi con altri esseri umani, senza i quali non sono in grado di navigare nel flusso della loro quotidianità con un senso incarnato di sicurezza. Tutti, quindi, possono trarre dei profondi benefici dall’introduzione nella propria vita dei concetti della teoria polivagale.
È da queste basi che nasce Ancoràti, un brillante testo divulgativo in cui Deb Dana si pone l’audace obiettivo di rendere la diffusione della teoria polivagale ancor più capillare, permettendo alla più ampia popolazione generale di scoprire la scienza della sicurezza ed entrare a far parte della sempre più grande comunità polivagale.
Che cos’è un’àncora? Uno strumento che ci permette di godere di una certa stabilità e che allo stesso tempo ci fornisce la flessibilità necessaria per poterci adeguare ai cambiamenti e ai flussi delle correnti. Un’ancora funzionale è anche dotata di una corda sufficientemente estesa da permetterci di esplorare il mondo circostante, senza tuttavia temere di essere portati alla deriva, consentendoci di avventurarci in luoghi e tempi della nostra storia che ci incutono timore e che, in assenza del nostro saldo appiglio, sarebbero troppo destabilizzanti da esplorare.
Attraverso l’utilizzo di esercizi di facile esecuzione, definiti Esplorazioni, in questo volume Deb Dana permette di apprendere la scienza della sicurezza e della connessione e di applicarla alle proprie sensazioni e ai propri comportamenti, allo scopo di familiarizzare e allearsi con il proprio corpo, un tempo vissuto come un temibile nemico. Immaginazione guidata, esercizi di meditazione, diagrammi e continuum sono solo alcuni degli ingredienti che rendono questo volume una perfetta traduzione della complessa scienza sottostante la teoria polivagale in un linguaggio accessibile al grande pubblico.
Giulia Lanza di Scalea