COMORBILITÀ TRA SCHIZOFRENIA E DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO: PROSPETTIVE PER IL DSM-V

Descrizione

[:it]Le conoscenze attuali (genetiche, di neuroimaging, clinico-descrittive e farmacologiche) sulla ricorrenza dei sintomi ossessivo-compulsivi (SOC) e/o del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) nella Schizofrenia consentono di ipotizzare che la co-occurrence tra DOC e Schizofrenia sia più di una semplice comorbilità. Per validare questa ipotesi è necessario sostituire la diagnosi categoriale, che associa parametri discreti in disturbi specifici, con la diagnosi dimensionale, che identifica un’area di funzionamento alterata comune a quadri clinici differenti. Auspichiamo che nella stesura del DSM-V si faccia riferimento a principi basati sugli spettri psicopatologici. Questi, infatti, sono il risultato dell’integrazione di aspetti descrittivi con aspetti eziopatogenetici (genotipi comuni a diversi disturbi, predisposizioni temperamentali, alterazioni neurobiologiche e neurochimiche) e farmacoterapeutici e spiegano come fenomeni ossessivi possono traslare in fenomeni deliranti.[:en]Current genetic, neuro-biological, clinical-descriptive and pharmacological data about obsessive-compulsive symptoms (OCS) and/or Obsessive-Compulsive Disorder (OCD) in Schizophrenia hypothesize that Schizophrenia combined with OCD is more than a mere comorbidity. To prove this hypothesis, “dimensional diagnosis”, based on the identification of a dysfunctional area common to different clinical cases, should replace “categorial diagnosis”, that focuses on discrete parameters that define specific disorders, It is our hope that the revised DSM-V will make reference to principles based on psycho-pathological “spectra” because these reflect the integration of pharmaco-therapeutical, descriptive and ezio-pathogenetic aspects (genotypes common to various disorders, temperamental predispositions, neuro-biological and chemical alteration). These tree aspects explain how obsessive phenomena can develop into delusional phenomena.[:]