Descrizione
[:it]Oggetto: La psicoeducazione rappresenta un intervento di semplice applicazione efficace sia nel Disturbo Bipolare che nel Disturbo Unipolare. Viene applicato distintamente nelle due popolazioni, anche se queste condividono numerosi aspetti clinici, terapeutici, e di decorso. Scopo del presente studio è stato quello di valutare sperimentalmente in un campione ambulatoriale, di pazienti unipolari e bipolari normotimici, l’applicabilità di un programma psicoeducativo di gruppo e il suo effetto a 24 mesi sulla periodicità della malattia, rispetto a un trattamento clinico standard senza contenuti psicoeducativi. Metodo: Il campione è composto da 42 persone (21 unipolari e 21 bipolari) arruolate tra la popolazione di pazienti normotimici con diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore e di Disturbo Bipolare I, secondo i criteri DSM-IV-TR, (American Psychiatric Association 2000) in carico presso il Centro Ambulatoriale per i Disturbi dell’Umore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale San Raffaele-Turro di Milano. I pazienti sono stati assegnati in maniera randomizzata al programma psicoeducativo o a un intervento clinico standard di tipo non psicoeducativo che proseguivano con il loro medico psichiatra curante. Ogni ciclo del nostro programma psicoeducativo sperimentale misto per pazienti Unipolari e Bipolari si protraeva per 5 mesi e prevedeva un incontro settimanale della durata di 60 minuti. Al termine di un follow-up di 24 mesi i due gruppi di trattamento sono stati comparati rispetto alla durata della normotimia ed alle riospedalizzazioni. E’stata effettuata l’analisi di regressione secondo il modello Cox Proportional Hazard Model nel contesto dell’analisi della sopravvivenza, per identificare le variabili predittive di ricorrenza. Risultati: Alla fine dei 24 mesi di follow-up, non si sono verificati drop-out. L’analisi di sopravvivenza effettuata sull’intero campione mostra che il 66,67 % (n=28) presentava un nuovo episodio di malattia. Le variabili indipendenti che nel nostro campione condizionavano significativamente il rischio di ricorrenza di malattia sono state: la durata della malattia (p= 0.03) e l’intervento psicoeducazionale (p= 0.02). Nello specifico, i pazienti che andavano incontro ad una ricorrenza di malattia presentavano una maggior durata di malattia, e la non partecipazione al gruppo psicoeducativo si caratterizzava da una percentuale maggiore di nuovi episodi di malattia: 47,7% vs 19%. Conclusioni: In base ai risultati ottenuti nel nostro studio, un intervento psicoeducazionale comune per UP e BP, è applicabile e ha un effetto preventivo maggiore rispetto a un intervento clinico standard.[:en]Objective: Psychoeducation represents a simple support intervention for bipolar and unipolar patients. It is apllied separately in the two populations, although they share many clinical, therapeutic and course of illness aspects. The purpose of this study was to evaluate experimentally, using a sample of outpatient euthymic unipolars and bipolars, both the applicability of a psychoeducational group program as well as its effect on the frequency of the illness in a follow up of 24 months, compared to a standard clinical treatment without psychoeducational intervention. Method: The sample consisted of 42 people (21 unipolar and 21 bipolar) from among the enrolled euthymic patient population diagnosed with Major Depressive Disorder and Bipolar I Disorder, as defined by the DSM-IV-TR (American Psychiatric Association 2000) in charge at the Outpatient Center for Mood Disorders, Department of Neuroscience, San Raffaele-Turro Hospital in Milan, Italy. Patients were randomly assigned to either the psychoeducational program or to a standard clinical treatment which continued with their psychiatrist. Each cycle of our experimental psychoeducational program for a mixed unipolar and bipolar patient population lasted five months and included weekly 60-minute therapy sessions. After 24-month follow-up, the two treatment groups were compared with respect to the duration of the euthymia and the incidence of re-hospitalization. Regression analysis was performed (as per the Cox Proportional Hazard Model in the context of survival analysis in order to identify variables predictive of recurrence. Recurrence and subsequent re-hospitalisation rates were used to measure the outcomes. Results: At the end of the 24 month-follow-up, 66,67% recurred. Independent variables contributing significantly to the risk of recurrences were: duration of illness (p=0.03) and participitation in psychoeducational groups (p=0.02). The psychoeducated group showed a lower and later number of recurred patients; a higher percentage of rehospitalization for depressive recurrences in the non psychoeducated group was observed. Conclusions: Based on the results obtained in our study, implementation of a psychoeducational group program for both unipolar and bipolar patients could have a significant preventative effect on the rate of recurrence as well as improve the duration of euthymia with respect to a standard course of treatment.[:]
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