PROGRAMMA DI TRATTAMENTO INTEGRATO IN REGIME DI DAY HOSPITAL PER PAZIENTI DEPRESSI “DIFFICILI” DA TRATTARE

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Descrizione

[:it]La gestione dei pazienti depressi in day hospital trova un ampio spazio di utilizzo bilanciando vantaggi socio-economici con opportunità di un intervento intensivo e individualizzato. Sebbene numerosi studi supportino l’efficacia del trattamento in day hospital non sono disponibili molti dati sui soggetti che possano meglio rispondere in un setting di ospedalizzazione parziale. Gli autori esplorano in questo studio l’efficacia di un programma individualizzato di gestione integrata, in regime di day hospital, in un sottogruppo particolare di pazienti con depressione “difficile da trattare”, che include sia quei soggetti che non avevano raggiunto la remissione sintomatologica a seguito di un trattamento antidepressivo in dosi e durata adeguati, sia quei pazienti per i quali alcune particolari situazioni cliniche avevano precluso il successo del trattamento stesso. L’analisi è stata condotta su 113 pazienti (età media = 47,60±14,36; M/F = 42/71) giunti all’osservazione presso il Day Hospital di Psichiatria Clinica del Policlinico “A. Gemelli” di Roma. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a un programma di cura attuato per un periodo di 12 settimane comprendente almeno 15 accessi, della durata compresa tra 2 e 5 ore. I pazienti hanno effettuato da 3 a 5 accessi in day hospital durante la prima settimana di trattamento per condurre l’approfondimento diagnostico e successivamente hanno eseguito accessi con cadenza settimanale o bisettimanale. Lo studio è stato condotto in un setting naturalistico, il trattamento ha previsto per tutti l’utilizzo di farmaci antidepressivi e sessioni psicoeducative, ma i clinici hanno anche valutato, in relazione alle risorse individuali, alle problematiche interpersonali e a specifiche situazioni di contesto, l’opportunità di integrare il programma con un trattamento psicoterapico, con interventi supportivi individuali e con consultazioni specialistiche, al fine di garantire un compenso ottimale delle comorbilità. Tale approccio si è rivelato efficace, consentendo una remissione sintomatologica a 3 mesi dall’inizio del programma in circa il 60% dei casi. In linea con i dati della letteratura, un outcome più favorevole è stato riportato nei soggetti con minor carico psicopatologico iniziale mentre una diagnosi medica o psichiatrica concomitante non avrebbe condizionato l’efficacia del programma sul miglioramento della condizione depressiva. L’integrazione dei trattamenti psicologici, infine, ha comportato un rilevante valore aggiunto con tassi di remissione significativamente più elevati rispetto a quanto osservato nei pazienti trattati con la sola farmacoterapia. Ulteriori ricerche sono tuttavia necessarie per approfondire e confermare tali risultati, coinvolgendo campioni più ampi, in regime controllato, e a confronto con differenti gruppi diagnostici.[.][:en]The day hospital management of depressed patients is currently of ample use as it encompasses socio-economic benefits and the opportunity of an individualized and intensive intervention. Although numerous studies support the effectiveness of day hospital treatment, limited data concerning patients who best respond to such treatment are available. The authors hereby explore the efficacy, in day hospital care, of an individualized and integrated management approach on a specific subgroup of “difficult – to – treat” depressed patients, which includes patients who did not achieve clinical remission following treatment with antidepressant drugs at appropriate doses and duration as well as patients who presented with clinical circumstances that precluded treatment success. The study was carried out on 113 patients (mean age = 47.60 ± 14.36, M / F = 42/71) recruited at the Day Hospital of Clinical Psychiatry at the “A. Gemelli” hospital in Rome. All patients underwent a 12-week treatment program including at least 15 sessions, lasting between 2 and 5 hours each. 3 to 5 day hospital admissions occurred during the first week of treatment in order to carry out a thorough diagnostic investigation. The remaining sessions were performed once or twice a week. The study was conducted in a “naturalistic” setting and all patients received antidepressant drugs and followed psycho-educational sessions. To ensure optimal compensation of comorbidities, clinicians also considered enhancement of the treatment program with psychotherapy, supportive individual interventions and consultations with specialists, based on the patient’s resources and interpersonal conflicts as well as specific circumstances. This treatment strategy proved to be successful and led to clinical remission at 3 months in approximately 60% of the patients. In line with literature data, a more favourable outcome has been reported in patients with an initially smaller psychopathologic burden and a concomitant psychiatric or medical diagnosis has not seemingly affected the program’s effectiveness on the improvement of the depressive condition. Finally, combination with psychological interventions resulted in a noteworthy added value, with significantly higher remission rates compared to patients treated with pharmacotherapy alone. However, further studies, on larger samples and entailing a comparison with different diagnostic groups, are needed to expand on and confirm these results.[:]

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