Da Janet a Bromberg, passando per Ferenczi

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Descrizione

[:it]Questo articolo considera quale via la psicoanalisi avrebbe potuto intraprendere se, invece del modello freudiano della rimozione, fosse prevalso quello della dissociazione, esemplificato da Janet e da una teoria che al posto del trauma fantasmatico privilegiava quello reale. Un momento importante di questo passaggio è rappresentato dal modello di trauma e frammentazione della personalità proposto da Ferenczi in disaccordo con Freud. L’attuale riscoperta della dimensione traumatica alla base di molte patologie e della dissociazione come diretta conseguenza dell’esperienza traumatica ha portato a una nuova clinica del trauma, relazionale e intersoggettiva, ben rappresentata dagli studi clinici e teorici di Bromberg.[:en]The article considers which way psychoanalysis might have taken if, instead of the Freudian model of repression and a fantasmatic understanding of trauma, Janet’s model of dissociation and his “analytic psychology” had prevailed. One moment within this hystorical development in the theory and the treatment of trauma might be traced back to Ferenczi and his “fragmentation” model of the personality, as a direct consequence of trauma in the abused child. Freud and Ferecnzi notoriously disagreed on the ethiopatology of mental illness and the place to attribute to real trauma. Recent psychoanalytic developments in the theory and the clinical practice of trauma have signed a change in the direction of a relational, intersubjective dimension of the psychoanalytic practice, in which real trauma and dissociation have become prominent, as Bromberg’s theoretical and clinical studies exemplify.[:]

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