Questo è un libro storico che descrive le grandi scissioni del movimento psicoanalitico e le conseguenze che queste hanno avuto sul piano teorico e su quello politico-culturale.
La comunità degli psicoanalisti costituisce da sempre una “schiera selvaggia”. L’istituzione psicoanalitica affonda le radici nella crisi dei rapporti tra Freud e i suoi primi discepoli. Da allora le istituzioni psicoanalitiche vivono perennemente in stato di crisi. Kenneth Eisold con grande luciditò e rigore mette a fuoco le ragioni di questa crisi, i modi del suo manifestarsi, il contributo che gli stessi psicoanalisti danno al perpetuarsi di questa crisi e anche ciò che sarebbe necessario fare per contenerne gli effetti.
Mario Rossi Monti
Università degli studi di Urbino
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