Descrizione
Con un nuovo epilogo dell’autrice.
È il testo fondamentale per la comprensione dei sopravvissuti al trauma. Collocando l’esperienza individuale in una cornice politica, la psichiatra Judith L. Herman sostiene che il trauma psicologico è inseparabile dal suo contesto sociale e politico. Attingendo alle sue ricerche sull’incesto e a una vasta letteratura sui veterani di guerra e sulle vittime del terrorismo politico, l’autrice mostra sorprendenti parallelismi tra orrori privati come l’abuso infantile e orrori pubblici come la guerra.
Il conflitto tra la volontà di negare eventi orribili e quella di proclamarli ad alta voce è la dialettica centrale del trauma psicologico. Le persone sopravvissute alle atrocità spesso raccontano le loro storie in modo altamente emotivo, contraddittorio e frammentario, il che mina la loro credibilità e quindi serve il duplice imperativo della verità e della segretezza.
Quando la verità viene finalmente riconosciuta, i sopravvissuti possono intraprendere la loro strada verso la guarigione. Ma troppo spesso prevale la segretezza e la storia dell’evento traumatico emerge non come narrazione verbale ma come sintomo.
Dall’introduzione dell’autrice
Judith L. Herman, MD, è professoressa di psichiatria alla Harvard Medical School. È stata insignita del premio alla carriera dalla International Society for Traumatic Stress Studies ed è Distinguished Life Fellow dell’American Psychiatric Association.